Quando i leoni berranno, Londra affonderà

Victoria Embankment – Tube: Embankment

Vi do un suggerimento per ammirarli al meglio: salite sulla passerella galleggiante che collega il marciapiede all’Embankment Pier, il piccolo pontile da cui partono i battelli in direzione Millbank o Blackfriars. A metà della traballante pedana ne troverete uno splendido esemplare, proprio di fronte ai vostri occhi.

Maestoso e sornione, osserva lo scorrere del Tamigi da quasi 150 anni. Tra le fauci tiene un grosso anello che a prima vista sembra un ormeggio per le imbarcazioni, anche se appare eccessiva la distanza che lo separa dal parapetto di pietra per permettere a chiunque un facile sbarco.

Di fronte a voi avrete uno dei misteriosi leoni dell’Embankment.

Ce ne sono decine, su entrambe le sponde del fiume e risalgono all’epoca in cui Sir Joseph Bazalgette eseguì l’opera per cui è tutt’oggi ricordato, ovvero il sistema fognario londinese (The LondoNerD ne ha parlato in un post di qualche tempo fa). In corrispondenza di ognuno degli eleganti lampioni che decorano il lungofiume, disegnati da George John Vulliamy, qualche metro più sotto, c’è una testa di leone, opera dello scultore Timothy Butler.

Appurato che non si tratta di ormeggi per le imbarcazioni, saremmo portati a pensare che i leoni non abbiano alcuna funzione pratica e che stiano lì per un puro scopo decorativo. Ebbene, ci sbaglieremmo.

Le teste di leone dell’Embankment costituiscono infatti un efficace metodo, sebbene non proprio scientifico, per rilevare il pericolo di alluvione.

Tale rischio a Londra fino a pochi anni fa non era poi così remoto. Nel 1928, ad esempio, la combinazione di forti piogge e di una marea anomala nel mare del Nord causò lo straripamento del Tamigi in più zone della città, causando morti annegati e danni ingenti.

C’è un detto londinese che è molto eloquente:

“When the lions drink, London will sink

When it’s up to their manes, we’ll go down the drains”

(Quando i leoni berranno, Londra affonderà

Quando l’acqua raggiungerà le loro criniere, andremo in malora)

La storia vuole che i poliziotti che pattugliano le rive del Tamigi abbiano ancor oggi precise istruzioni, nel caso in cui il livello dell’acqua raggiunga la sommità del capo dei leoni: se questo accade viene diramato l’ordine perentorio di chiudere immediatamente le stazioni della metropolitana.

Nel 1969, per prevenire catastrofi come quella del 1928, gli scienziati facevano fantasiose simulazioni utilizzando incredibili modelli in scala come quello che vedete nel filmato seguente.

L’entrata in funzione della Thames Barrier nel 1984 ha praticamente scongiurato il pericolo di uno straripamento del fiume nella zona centrale di Londra.

Un anno fa, però, si parlò del rischio di un attentato terroristico che avrebbe fatto saltare in aria la Thames Barrier, causando uno scenario apocalittico come questo…

A questo punto auguriamoci seriamente che i leoni dell’Embankment rimangano assetati a lungo!

 

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