
La seconda domenica del mese, se rimango in città, è spesso il sinonimo di “mercatino dell’antiquariato”.
Così è successo stamattina. Poco dopo le 10 ho salutato Silvia e sono uscito di casa, spingendo il passeggino con a bordo il piccolo Pietro. Pietro è colui che per un anno esatto è riuscito a tenermi lontano da questo blog, senza che però io ne abbia sofferto e senza farmi sfuggire mai un minimo lamento. Lui cresce sano, straordinariamente bello e con una simpatia irresistibile. Sono il padre, sono di parte, ma è proprio così.
Ci apprestiamo a festeggiare il suo primo compleanno e, quando Pietro è venuto al mondo lo scorso 17 Ottobre, avevo anticipato a voi lettori che mi sarei preso una pausa indefinita, per godermi ogni momento. Mi sono dedicato al podcast, è vero, che però è una riedizione di vecchi post e non mi toglie troppo tempo.
Stamattina, mentre giravo tra i banchi del mercato accompagnato dall’amica Cristina, ho provato un po’ di nostalgia, in particolare quando ci siamo fermati a rovistare tra le mercanzie di Nigel, vecchia conoscenza di cui sapete già tutto.
Vinili, mappe di Londra, fotografie vecchie di almeno un secolo. Badavo a Pietro, che sonnecchiava nel passeggino, e intanto avvertivo l’antico brivido che si prova durante la ricerca di piccoli, possibili tesori.
Non ho concluso un granché, perché ad un certo punto il piccolo si è svegliato e ho dovuto spingere il passeggino su e giù per piazza delle Poste. Ci ha pensato Cristina a regalarmi un piccolo oggetto che ha dato la svolta alla giornata: una fotografia in formato cartolina, perfetta per iniziare uno scerloccamento, come ai vecchi tempi.

E allora, bando alle ciance e passiamo ai fatti. Non ho ancora iniziato a indagare ma vi lancio la sfida, fornendovi la versione in alta risoluzione.
Provate a non barare, a non usare l’AI. Ogni altro mezzo è lecito.
Appuntamento tra una o due settimane, chissà. Da un anno a questa parte ho capito che rispettare certe scadenze è impossibile, gli imprevisti sulla strada di un neogenitore sono troppi.
Ma il proposito è quello di riprendere a scrivere almeno un post al mese, perché la nostalgia di Londra e delle sue storie è tornata a farsi sentire prepotentemente.
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Avevamo detto che volentieri avremmo atteso e così è stato e sarà.
Poi, come hai scritto, ci sono i podcast e i vecchi post.
Io non ho mai scerloccato, mi sono sempre e solo goduta l’esposizione finale, andando poi a vedere ogni eventuale link o qualche curioso passaggio.
Quindi… mi preparo per questa 🙂