Il bus per Victoria

164 Cromwell Road – Tube: Earl’s Court


La prima volta che vidi Londra era il mese di Giugno del 1984. Ci andai con i miei genitori, prima tappa di un tour in Inghilterra e Scozia organizzato dall’associazione nazionale DLF, il Dopolavoro Ferroviario, punto di riferimento nella gestione del tempo libero per chi, come mio padre, lavorava nelle ferrovie.

Naturalmente il viaggio si svolse per buona parte in treno. Con un convoglio notturno raggiungemmo lentamente la località belga di Ostenda e da lì attraversammo la Manica in traghetto fino a raggiungere Dover, dove ci attendeva un pullman che ci condusse prima nella capitale inglese e poi, in rapida successione, a Windsor, Cambridge, York, Edimburgo. Infine, scendendo dalla Scozia, nel Lake District e a Stratford-upon-Avon.

Ci vollero un paio di giorni per raggiungere Londra. Non ci fermammo molto, una o due notti, ma nei miei ricordi di quasi quindicenne sono rimasti impressi molti luoghi. Non solo le principali attrazioni turistiche, ma anche curiosità che avevano catturato l’attenzione di un adolescente. Come il Blackfriars Bridge, dove due anni prima era stato ritrovato il cadavere del banchiere Calvi, o lo Speakers’ Corner di Hyde Park, nei pressi del quale il pullman rimase imbottigliato nel caotico traffico di quei tempi.

Così qualche tempo fa ho recuperato le fotografie dell’epoca, scattate da mio padre con una macchinetta economica e custodite da mia madre. È stato emozionante rivederle a distanza di ben quarant’anni. Emerge il ritratto di una città profondamente cambiata, seppur mantenendo le tradizioni e la propria originalità. Lo possiamo notare già osservando uno dei luoghi più fotografati di Londra.

Mia madre, con immancabile guida in mano, venne immortalata da troppo lontano sul Westminster Bridge, lasciando spazio alla visione della torre del Big Ben avvolta dalle impalcature. Era in corso la pulizia esterna di tutto il complesso del Parlamento e la parte già ultimata creava un forte contrasto con il colore della superficie ancora da pulire, annerita da decenni di inquinamento.

Sulla destra si intravede un palazzo demolito una decina di anni dopo, la cui storia è accuratamente descritta in un post di questo blog.

Emblematico è lo scatto effettuato dalla stessa posizione, volgendo lo sguardo a sinistra del ponte, se confrontato con la visuale odierna tratta da Google Street View.

Nella vecchia fotografia si riconoscono la Millbank Tower e gli edifici più a sinistra. I palazzi allora presenti al centro dello scatto sono stati inglobati nel nuovo skyline che caratterizza la parte ovest della città. Vedere le due immagini una vicina all’altra fa pensare a quei confronti fotografici di Dubai o Shanghai ieri e oggi, proposti spesso sui social network.

Seguirono altri scatti riguardanti attrazioni famose, come il Tower Bridge o la Royal Albert Hall.

Mio padre, affascinato dai taxi londinesi, ne immortalò due assieme, uno parcheggiato e l’altro in movimento.

Successivamente, quando sul bordo di una strada trafficata vide arrivare in lontananza un bus rosso, sicuramente volle avere un ricordo anche del Routemaster e scattò questa immagine.

Peccato che invece del tipico double-decker entrato in funzione negli anni ’50 immortalò un moderno mezzo bipiano, che non aveva certamente il fascino del classico e famoso autobus al tempo ancora in circolazione sulla rete londinese.

Ma di che linea si trattava? E dove era stata scattata la fotografia? Domande che non potevano restare senza risposta.

L’immagine ha una bassa risoluzione e gli unici dati leggibili sono la linea ‘A1’, la destinazione ‘Victoria’ e la scritta ‘Airbus’. Elementi sufficienti per capire che si trattava del servizio di collegamento tra l’aeroporto di Heathrow e la zona di Victoria Station.

Cercando ulteriori informazioni ho scoperto che, sebbene British Airways avesse smesso di gestire gli autobus per l’aeroporto di Heathrow, l’allora London Transport riteneva che fosse ancora necessario un servizio per il trasporto dei passeggeri da Heathrow al centro di Londra e viceversa. Così, il 15 novembre 1980, il giorno dopo il ritiro del proprio servizio di autobus da parte di British Airways, apparvero due nuovi collegamenti con il nome di Airbus:

  1. A1 da Heathrow a Victoria Station, che serviva i principali hotel lungo Cromwell Road e Hyde Park Corner, con un tempo di percorrenza di circa 60 minuti;
  1. A2 da Heathrow alla stazione di Paddington, che serviva i principali hotel lungo Holland Park Avenue e Bayswater Road, con un tempo di percorrenza di circa 50 minuti.

Dal 30 gennaio 1982 l’Airbus A1 cambiò percorso, non servendo più Hyde Park Corner ma transitando per Sloane Square e poi inserendo Victoria Coach Station alla fine del suo viaggio verso Victoria Station.

Una nuova rotta Airbus divenne operativa il 23 aprile 1983, la linea A3. Da Heathrow raggiungeva la stazione di Euston via Hammersmith, Kensington High Street, Hyde Park Corner, Marble Arch e Russell Square, con un tempo di percorrenza di circa 65-80 minuti.

Il potenziamento dell’aeroporto di Stansted e la creazione di un collegamento ferroviario rapido da Paddington a Heathrow portarono ad un progressivo calo dei passeggeri degli Airbus. Per questo motivo l’Airbus A1 terminò le sue corse il 22 ottobre 1999.

Approfondito questo aspetto è stato poi facile riconoscere le scritte ‘Cromwell Road’ e ‘Sloane Square’ sull’autobus in transito.

Rimaneva da capire in che punto della città fosse stata scattata la fotografia, pertanto ho ricostruito la parte finale del percorso probabilmente seguito dall’Airbus A1.

Nell’immagine catturata da mio padre la strada sembra essere un’arteria trafficata della città. Considerato che vedemmo la Royal Albert Hall e che ricordo vagamente la zona dei musei a sud di Hyde Park ho concentrato le mie ricerche su Cromwell Road.

Analizzando ogni singolo incrocio con l’aiuto di Google Street View sono finalmente giunto alla soluzione. Si tratta del punto in cui Cromwell Road incrocia Knaresborough Place, di fronte al Cromwell Hospital.

L’edificio ad angolo tra le due strade è stato fondamentale per il riconoscimento del luogo, fortunatamente negli ultimi quarant’anni è rimasto immutato.

Quando ho osservato per la prima volta la fotografia ho subito notato che alcune finestre erano murate; analizzando l’immagine di Google Street View si può constatare che tutte le finestre di un lato del palazzo sono chiuse. Già, ma quando sono state murate? E perchè?

Potrebbe essere un intervento del secolo scorso al fine di ottenere una migliore abitabilità interna. Potrebbe semplicemente trattarsi di un abbellimento estetico della facciata esterna, con la creazione di finte finestre. Oppure potrebbe essere qualcosa di diverso, che ci porta indietro nel tempo.

Infatti, nel 1696 il Re Guglielmo III introdusse una ‘Window Tax’, una sorta di tassa indiretta sul reddito basata sul numero di finestre delle abitazioni. Per evitare di pagare cifre elevate molti sudditi, soprattutto se proprietari benestanti, giunsero a murare un certo numero di finestre delle proprie case.

I controllori non dovevano neppure entrare nelle abitazioni, il numero delle finestre era verificabile anche dall’esterno.

Ricevuta del pagamento di una Window Tax, datata 25 marzo 1755

Sebbene fosse impopolare, la ‘Window Tax’ sopravvisse fino alla metà del XIX secolo. Gli effetti negativi della mancanza di luce e ventilazione nelle case fecero aumentare il malcontento contro la tassa, che fu abrogata nel 1851.

Il nostro edificio, in stile georgiano, ha un’età compatibile con il periodo in cui la tassa era in vigore, ma forse non sapremo mai come sono andate realmente le cose.

Resta il fatto che una semplice fotografia urbana, riposta per anni in un cassetto, mi ha permesso di conoscere nuovi particolari interessanti sulla storia della città. È la magia di Londra, che riserva continuamente sorprese. Oggi come nel 1984, quando bastò allontanarsi di poco da una strada molto trafficata per ritrovarci in una delle tante, tranquille, oasi verdi londinesi.



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