La statua più antica di Londra

186A Fleet Street – Tube: Temple


Tre settimane fa mi avete accompagnato in una passeggiata nella City, lungo l’animata Fleet Street, dove vi ho raccontato come nacque la torta nuziale che oggi tutti conosciamo. La storia era ambientata nell’antica chiesa di St Bride, la cui guglia ispirò un pasticciere in procinto di sposarsi, William Rich.

Oggi torniamo nuovamente in Fleet Street, per visitare un altro edificio religioso, ricco di storia e che ospita la statua più antica della città.

St Dunstan-in-the-West è molto meno famosa della quasi omonima St Dunstan-in-the-East, la chiesa distrutta durante il Blitz nel 1941, mai ricostruita e sulle cui rovine nel 1971 fu inaugurato un meraviglioso giardino pubblico.

St Dunstan-in-the-West non è altrettanto frequentata e fotografata. Ed è forse per questo che ho voluto dedicarle questo post…

Fu eretta nelle forme attuali a partire dal 1831, quando si decise di demolire la chiesa precedente che risaliva al Medio Evo e che nel corso dei secoli aveva ricevuto parecchie aggiunte, con una confusione di stili architettonici diversi.

Nel 1666 era sopravvissuta al Grande Incendio grazie alla prontezza del Decano di Westminster. Compresa immediatamente la gravità della situazione, aveva reclutato quaranta studenti della Westminster School e li aveva spediti in Fleet Street per salvare la chiesa: questi giovani vigili del fuoco improvvisati, con il solo ausilio dei secchi d’acqua riuscirono a tenere lontane le fiamme che si fermarono a sole tre porte di distanza.

St Dunstan rimase in piedi fino all’inizio del diciannovesimo secolo. Il motivo principale della decisione di raderla al suolo fu l’inevitabile allargamento di Fleet Street, ormai troppo stretta per il traffico sempre crescente.

Il progetto fu affidato all’architetto John Shaw, che immaginò un edificio a pianta ottagonale da costruire al posto del cimitero della chiesa precedente.

Entriamo all’interno, in compagnia di Michael Palin…

Non c’è una vera e propria facciata, dalla strada l’elemento più evidente è la torre, danneggiata dalle bombe tedesche nel 1944 e ristrutturata pochi anni dopo.

Osservando l’edificio da Fleet Street si nota anche l’imponente orologio, che risale al 1671 e che fu il primo orologio di Londra ad avere la lancetta dei minuti. Quando nel 1828 si demolì la vecchia chiesa l’orologio fu “preso in prestito” dal Marchese di Hertford, che lo installò a Winfield House, la sua villa di Regent’s Park.

Soltanto nel 1935, in occasione del Silver Jubilee di Giorgio V, il prezioso orologio ritornò al suo posto. Se passate di qui allo scoccare dell’ora potete vedere in azione Gog e Magog, i due giganti che battono le ore e ruotano il capo.

Nel portico d’ingresso si possono poi ammirare tre statue di antichi britanni, raffiguranti con ogni probabilità il mitologico Re Lud (fondatore di Londra secondo la leggenda) e i suoi due figli.

Dal suo nome deriva “Ludgate”, la porta più occidentale (demolita nel 1760) che si apriva nelle mura romane della città.

E proprio sul Ludgate sorgeva la statua di Elisabetta I che ora possiamo ammirare nel cortile di St Dunstan. Risale al 1586 e, a quanto risulta, è l’unica commissionata quando era in vita la Regina.

E’ però certo che è questa la statua più antica di tutta Londra, se ci limitiamo a considerare quelle all’aperto.

Millicent Fawcett, una famosa suffragetta che morì nel 1929, nel suo testamento lasciò 700 sterline destinate alla manutenzione della statua di Elisabetta I, di cui era una fervente ammiratrice. Questa somma è tutt’oggi amministrata dalla Society for the Protection of Ancient Buildings.

C’è un’ultima, interessante connessione: quella con Sweeney Todd, il diabolico barbiere di Fleet Street. “The String of Pearls”, il racconto in cui debuttò il personaggio immaginario nel 1846, indica la cripta di St Dunstan come il luogo dove venivano scaricati i resti dei malcapitati dopo essere stati sgozzati da Todd e aggiunti come ingredienti alle pies di Mrs. Lovett.

Alcune fonti raccontano che Sweeney Todd esistette realmente e che nel 1785 aprì la sua bottega al civico 186 di Fleet Street, proprio accanto alla chiesa…


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